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Break Dance

DANZA > BREAK DANCE
Il breakdancing meglio conosciuto come breaking o b-boying/b-girling, è una danza di strada sviluppata da teenager afro-americani e latino-americani nel Bronx di New York a partire dalle feste organizzate da dj Kool Herc nel 1972. Kool Herc coniò il termine b-boy e b-girl (letteralmente "breaks boy/breaks girl") per identificare chi si scatenava nelle danze durante i breaks, assoli di percussione che venivano estesi tramite la tecnica del merry-go-round.
Si tratta di una danza individuale originariamente svolta all'interno di un cerchio di persone (cypher) e composta da una parte in piedi (toprock) e una serie di movimenti a stretto contatto con il pavimento (footwork, powermove, freeze). Diffusasi a livello globale a partire dalla prima metà degli anni ottanta, insieme a writing, mcing e djing è considerata una delle discipline che compongono la cultura hip hop.
Le origini di questo tipo di ballo sono incerte. Per convenzione, la sua nascita viene stabilita intorno alla fine degli anni sessanta - prima metà degli anni settanta, ad opera di giovani comunità afroamericane e latine del South Bronx di New York. Prima del fenomeno dei Block Party e della nascita dei breakbeat, alcuni giovani, al ritmo della musica funk e di artisti come James Brown, iniziarono ad abbinare movimenti "in piedi" e "a terra" senza una vera e propria struttura. Secondo Mr. Wiggles, la storia del breakdancing si può dividere in 3 fasi.
Questa fase pose le basi per il breaking odierno. Fra il 1968 e il 1973 le guerre territoriali fra gang sconvolgevano il Bronx. Se ne contavano un centinaio per un totale di circa 11 000 adolescenti, di cui il 70% portoricani e il resto neri.
Dopo una spirale di odio che provocò la morte di numerosi giovani, grazie alla mediazione dei Ghetto Brothers con i rappresentanti delle maggiori gang come i Black Spades (in cui troviamo un giovane Afrika Bambaataa) e Skulls si giunse ad un trattato di pace al motto di Peace between all gangs and a powerfull unity. La carica aggressiva e lo spirito combattivo proveniente dal periodo delle gang fu utilizzato dai primi b-boy per caratterizzare il proprio modo di ballare. Se ne contavano un centinaio. I primi b-boy furono: Klark Kent, The Amazing Bobo, James Bonf, Sau Sau, Tricksy, El Dorado Mike, The Nigga Twins. Questi ultimi nel film-documentario The Freshest Kids (2001) sono identificati con molta probabilità come i primi b-boy in assoluto. Come essi stessi dichiarano, alle origini, la maggior parte dei passi erano in piedi e a terra, senza seguire nessuna struttura di base. In questi anni molti movimenti e molti gesti come ad esempio il tipo di up-rock definito Brooklyn Rocking, riprendevano i combattimenti fra gang e spesso servivano per risolvere pacificamente i dissidi fra vari gruppi. In questo periodo la comunità afro-americana dominava la scena, mentre quella latina (portoricani in prevalenza) era abbastanza emarginata. Il Breaking era una cosa prettamente da "neri". La seconda fase si apre con l'ascesa del Dj portoricano Charlie Chase che portò alla ribalta lo "stile latino". Tutto ciò permise allo stile di ballo della comunità latina di integrarsi con quello della comunità nera. Molti passi base relativi alle quattro componenti di cui il B-boying moderno è composto, furono introdotti in questi anni da una nuova generazione di b-boys. Prendendo spunto dalla Salsa e dalla Capoeira, i portoricani furono i reali creatori della "foundation" del B-boying. In particolare ricordiamo il C.C. Long (six step) e il Track, mosse fondamentali per ciò che riguarda i footwork. Nel 1977 viene fondata la Rock Steady Crew destinata ad essere portavoce delle vere origini del B-boying. Tuttavia nel 1979 erano molti i b-boys che avevano abbandonato la danza per dedicarsi ad altre discipline della cultura Hip Hop (DJing, Graffiti, Rap) diffondendo non poca crisi e perplessità sul futuro del B-boying.
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